Medaglia argentata Santa Cecilia in argento

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COD: U33/14EFFEERRE Categoria:

Descrizione

Medaglia argentata Santa Cecilia in argento

La medaglia argentata Santa Cecilia presenta la Santa mentre regge un organo.

 

Specifiche tecniche

Peso:
Materiale: argento
Altezza:
Profondità base:

 

Medaglia argentata Santa Cecilia in argento

Sotto l’impero di Alessandro Severo era stata proibita ogni persecuzione contro i cristiani e la Chiesa godette un periodo di tranquillità e di pace. Ma a turbare il mite gregge di Cristo sorse presto il tristo prefetto di Roma, Almachio.
Fra le sue vittime più illustri, va ricordata S. Cecilia, nobilissima vergine romana. Nacque ella da famiglia alle falde del Gianicolo.
Fattasi segretamente cristiana, andava ogni giorno più distaccando il suo cuore dalle cose terrene.

Costretta a sposarsi, fu sola con Valeriano gli disse che Gesù Cristo era il suo unico sposo e che voleva essere rispettata per questo. Allora, Valeriano andò, si fece istruire ed il Vescovo, vedendo le sue buone disposizioni e la mirabile trasformazione che la grazia aveva operato in lui, lo battezzò.

Ritornato presso la sua santa sposa, entrando nella stanza, vide un Angelo di bellissimo aspetto, che teneva in mano due corone intrecciate di rose e di gigli. A tale vista Valeriano comprese che una di quelle corone era preparata per lui se fosse rimasto sempre fedele a Gesù Cristo.

Continuava intanto la persecuzione: Valeriano ed il fratello Tiburzio furono decapitati, mentre Cecilia fu condannata a morire asfissiata nella sua stessa camera da bagno.
I soldati eseguirono l’ordine, ma aperta la camera dopo un giorno e una notte trovarono la Santa sana e salva come se avesse respirata aria purissima. Comandò allora Almachio che un littore le troncasse il capo. Andò il littore, vibrò ben tre colpi, ma non riuscì a staccare completamente la testa dal busto, per cui terrorizzato si allontanò lasciando la Santa in una pozza di sangue.

I fedeli accorsi soccorsero Cecilia che visse ancora tre giorni, pregando ed incoraggiando gli astanti ad essere forti nella fede.

Finalmente, consolata dal Papa Urbano a cui donò la propria casa affinchè fosse trasformata in chiesa, placidamente spirò, e andò a cantare eternamente le lodi al suo amato sposo Gesù.

 

Tratto iberamente da Il Santo del Giorno