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Icona Madonna con Bambino dipinta 22×32 cm

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COD: 2209/ABYZ Categoria:

Descrizione

Icona Madonna con Bambino dipinta 22×32 cm

L’icona Madonna con Bambino dipinta è una pittura su tavola di legno con un decoro della cornice e delle aurole in rilievo. La pittura  rappresenta la Madonna con in braccio il Bambin Gesù. I due soggetti sono rappresentati su uno sfondo dorato, presentano una grande aurole argentata sul capo e sono circondati da una grande cornice dorata e con fiori argentati nei quattro angoli.

 

Specifiche tecniche
Peso: 610 g
Materiali: legno
Dimensioni: 22×32 cm

 

Icona Madonna con Bambino dipinta 22×32 cm

Dopo il nome di Gesù non v’è nome più dolce, più potente, più consolante che quello di Maria; nome dinanzi a cui s’inchinano riverenti gli Angeli, la terra si allieta, l’inferno trema.

Tre sono i principali significati di questo nome:

  • Mare: dall’ebraico Maryam, nome adatto ad esprimere la sovrabbondanza delle grazie sparse sopra di lei.
  • Amarezza: anche questo conviene moltissimo alla Vergine il cui cuore nuotò in un mare di angoscia.
  • Stella: con questo appellativo la Chiesa invoca la Vergine nel bellissimo inno « Ave, Maris Stella ».

Il culto del Santissimo Nome della beata Vergine Maria che il Martirologio Romano ricorda in questo giorno, rievoca l’ amore della Madre di Dio verso il suo Figlio santissimo ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore, perché sia invocata con profonda devozione. E’ un culto che si diffuse nel corso dei secoli in tutta la Chiesa, ed i Pontefici arricchirono d’indulgenze l’invocazione dei nomi di Gesù e di Maria.

Nel 1513 il Papa Giulio II da Roma concesse alla Spagna una festa in onore del nome di Maria. San Pio V la sopprese, Sisto V la ripristinò e si estese poi nel 1671 al Regno di Napoli fino a raggiungere Milano. Dopo la vittoria riportata nel nome di Maria contro i Turchi da Giovanni Sobieski, re di Polonia, il Beato Pontefice Innocenzo XI il 12 settembre 1683, in memoria e grato del prodigio, estese questa festa a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica fra l’Ottava della Natività.

Liberamente tratto da Il Santo del Giorno