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Quadro San Pio cm 27×37 stampa su tavola legno incisa e pitturata colore oro

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COD: 103P.PIOBELTA Categorie: ,

Descrizione

Quadro San Pio cm 27×37 stampa su tavola legno incisa e pitturata colore oro

Il quadro San Pio rappresenta il dolce volto di Padre Pio, avvolto da un saio marrone. Lo sfondo è realizzato color oro.

 

Specifiche tecniche

Peso: 429 g
Materiali: stampa su tavola legno dorata
Altezza: cm 30x40x1,5

 

Quadro padre Pio cm 27×37 stampa su tavola legno incisa e pitturata colore oro

Padre Pio nacque nel 1887 a Pietrelcina, vicino Benevento. Era il quarto dei sette figli di semplici contadini. Al giovane neonato venne dato il nome di Francesco, per antica devozione di sua madre al Santo di Assisi. Egli trascorse l’infanzia desiderando la consacrazione a Dio.

Nel 1903 entrò nel convento dei Cappuccini a Morcone e indossò il saio francescano col nome di fra’ Pio.
Fra’ Pio si sottoponeva a severissime penitenze che furono la causa di una grave malattia diagnosticata, la quale richiedeva vita all’aria aperta e riposo. Per tale motivo nel maggio 1909 gli trascorse un periodo di convalescenza a Pietrelcina. Nel 1910 ricevette la consacrazione sacerdotale.

A febbraio del 1916 andò nel convento di Sant’Anna a Foggia, sperando di trovare beneficio per la sua salute. Ma anche a Foggia Padre Pio seguitò a star male. Per sfuggire all’afosa calura estiva di Foggia, Padre Pio a luglio del 1916 giunse per un breve soggiorno nel convento di San Giovanni Rotondo. Il clima si rivelò salutare.

La sera del 5 agosto 1918 subì la “trasverberazione” del cuore e nella mattina di venerdì 20 settembre ricevette le stimmate che portò fino alla morte con sofferenza fisica e morale. Quei segni esterni gli erano di “una confusione e di una umiliazione insostenibile” perché non si riteneva degno di tale somiglianza al Redentore.

Dal 1923 al 1933 Padre Pio fu sottoposto ad una serie di restrizioni personali e di inibizioni di attività. Erano punizioni durissime che Padre Pio umilmente accettò, dichiarando: “Sono figlio dell’ubbidienza“.

Il 22 settembre 1968 al termine della celebrazione della S. Messa per la ricorrenza del cinquantenario del doloroso dono delle stimmate, fu colto da malore e durante la notte cessò di vivere.

Liberamente da “Dossier.net